Un comitato spontaneo di lavoratori dei settori più penalizzati dalla pandemia ha dato vita all’Aquila ad una manifestazione all’Emiciclo molto partecipata
Una manifestazione nata da un comitato spontaneo, pacifica e partecipata da persone provenienti da tutto l’Abruzzo.
Sit in dinanzi alla Regione per mettere in luce le difficoltà di piccole e medie imprese dei settori al momento più penalizzati.
Ci sono titolari di imprese turistiche, di alberghi, ristoranti, operatori della montagna a chiedere attenzione ma non tanto ristori, piuttosto il diritto di poter lavorare in sicurezza.
Un manifesto di 19 punti contiene comunque le richieste, dal pagamento dei ristori della legge regionale ai finanziamenti pubblici per acquistare macchinari per la sanificazione, passando per la riapertura immediata di tutte le attività con protocolli sanitari chiari e definitivi aprendo i confini tra regioni di colore giallo per fini turistici.
Oltre a questo si chiedono l’abbattimento delle aliquote IVA dal 10% al 4% nel settore turistico e della ristorazione, l’aumento dal 20% al 50% per 5 anni della decontribuzione Sud, la decontribuzione totale sulle nuove assunzioni per gli over 40 licenziati a seguito dell’emergenza Covid 19, l’abbatimento del 50% dell’aliquota di imposizione fiscale per le annualità 2022-2025, la sospensione delle imposte dirette ed indirette per l’annualità 2020/2021 e successiva restituzione in 120 mesi con abbattimento del 60% sulle imposte indirette e tanto altro anche relativamente a blocco degli affitti, annullamento Tari e altro.
All’Emiciclo, accanto ai lavoratori, c’erano tra gli altri il vice presidente della Giunta Regionale Emanuele Imprudente ma anche altri amministratori come il sindaco di Tagliacozzo Vincenzo Giovagnorio o il consigliere regionale Americo Di Benedetto ed esponenti della Lega oltre ad associazioni di categoria.