Tempi difficili per i gestori e i proprietari degli impianti sportivi. Alle aperture a intermittenza causate dalla pandemia si aggiunge il caro bollette. All’Aquila anche la piscina comunale è a rischio chiusura se non arriveranno a breve aiuti economici.
Il grido di dolore è stato lanciato da Gianni Benevieri che gestisce la piscina comunale all’Aquila. Il timore è di riuscire a tirare avanti per un mese al massimo. L’aumento delle bollette, infatti, si somma ai costi di gestione elevatissimi, aumentati tra l’altro proprio con l’emergenza sanitaria, visto che anche nei periodi in cui la struttura è rimasta chiusa i gestori hanno dovuto pagare per la manutenzione, le utenze e le diverse spese fisse.
Nell’ultimo bimestre le bollette sono salite alle stelle: 35mila euro per il gas, 15mila euro per la luce, 9mila per l’acqua. E poi tutte le uscite dovute alla pulizia, ai materiali necessari, al personale. Insomma un quadro nero, nerissimo.
Benevieri racconta di aveva già pensato di chiudere a gennaio, ma poi ha prevalso la voglia di permettere ai ragazzi di fare sport e ai dipendenti di lavorare. “Ma ad oggi non si intravede un futuro”, sospira, “tutto questo mentre per la piscina di Verdeaqua è pronta la nuova gara, ma non si ha nessuna certezza ad oggi sulle tempistiche”.