L’Aquila: quale futuro per lo storico velodromo?

Lettera aperta degli ex ciclisti aquilani al sindaco dell’Aquila Biondi per chiedere azioni concrete per la riqualificazione dello storico velodromo in uno stato di quasi abbandono.

Lo storico impianto sportivo comunale, scenario in passato di performances da parte di grandissimi campioni, al centro di interminabili lavori nonostante siano stati stanziati circa 300 mila euro di fondi. Renato Palumbo, in rappresentanza degli ex ciclisti aquilani, affida ad una nota le sue preoccupazioni:

Nel 1998 il sindaco, Antonio Centi, affidò il velodromo al G.S. Aquilotti, con una convenzione di 5 anni. Vito Taccone e Renato Palumbo dopo la ristrutturazione, in quei 5 anni, organizzarono una serie di manifestazioni sportive che dettero lustro alla città. Tra queste ricordiamo:  la prima esibizione di Marco Pantani ad agosto del 1998, che aveva appena vinto il Giro d’Italia ed il Tour di Francia ed Il sindaco Biagio Tempesta lo ospitò al Comune per conferirgli un premio; negli anni 1999, 2000 e 2001, nel mese di agosto, il Giro D’Italia delle Piste, trasmesso in diretta televisiva da RAI SPORT. In più, si organizzarono numerose manifestazioni regionali, per le quali giovani ciclisti provenienti da tutta la regione Abruzzo si allenavano gratuitamente due volte la settimana. Nel 2003 Il sindaco, Biagio Tempesta, non rinnovò la convenzione, nonostante le allettanti promesse fatte dal primo cittadino a Vito Taccone e le altrettanti fatte dai sindaci che si sono succeduti. Nel 2022 il sindaco, Pier Luigi Biondi, destinò 300.000,00 € per la “messa in sicurezza” del velodromo . Ci chiedevamo: “ma come è possibile stanziare una somma per un impianto non più funzionante?”. A febbraio 2024, vedendo un mezzo meccanico che operava sul velodromo, ci stupimmo, i nostri occhi erano increduli, ma aspettavamo ansiosi la fine dei lavori, prevista per fine maggio 2024. A tutt’oggi, tutto è rimasto come era prima. Dove sono stati destinati i 300.000,00 €? Quando sarà possibile rivedere il velodromo in funzione? Aspettiamo una risposta dal Comune, ma siamo certi che ancora una volta siamo rimasti “illusi”.