Via Santa Croce attende da 12 anni di essere ricostruita. A parte due palazzi sganciati dal progetto lo scenario è desolante
Da 12 anni lo scenario è desolante. Il quartiere di Santa Croce nella omonima via, a ridosso di Porta Barete e della bellissima chiesa di Santa Croce, attende di essere riqualificato.
Alcune persone hanno scelto l’abitazione equivalente forse stanche e sfinite, due palazzine sono state invece stralciate dal progetto e sono in ricostruzione, una è già completata, mentre davanti i vecchi palazzi sono stati abbattuti e attendono la ricostruzione.
Chi non si arrende a quella che considera una ingiustizia vera e propria, è la signora Dina Pelliccione che da anni porta avanti la sua battaglia perché al momento non sa ne quando ne come la sua casa, era il civico 33, sarà ricostruita.
Il suo edificio è stato abbattuto insieme ad altri 4 che alla fine nel progetto saranno tre per diradare l’area a ridosso del sito archeologico di Porta Barete.
L’assessore Vittorio Fabrizi ha chiarito nei giorni scorsi che è tutto pronto e vanno riassegnati i lotti perché i terreni non sono quelli di prima ma anche su questo punto i residenti avanzano delle perplessità perché a loro giudizio ancora non sarebbero state formalizzate delle questioni per le case equivalenti.