Sessantamila volumi, 40mila titoli, 81 anni di attività, tre vite diverse. È la storia della libreria Colacchi, tornata in centro storico.
Due giorni fa la riapertura in centro storico dopo 10 anni dal terremoto che ha costretto la famiglia Rotilio a trasferire lo storico negozio alla periferia dell’Aquila, all’interno del centro commerciale Amiternum. Tutta un’altra cosa, in periferia, rispetto alla libreria di palazzo Pica Alfieri, di cui in molti, all’Aquila, ancora ricordano l’odore dei libri, il vociare degli studenti, i grandi mobili di legno antico carichi di volumi sulla storia dell’Aquila, dell’Abruzzo, romanzi, saggi, testi universitari, fumetti. In questi 10 anni il veterano Sandro Rotilio non ha mai perso di vista il suo sogno, rientrare cioè in centro storico entro il 2020. Non più, però, nello splendido palazzo Pica Alfieri perché troppo a ridosso di una delle seppure ormai poche zone buie del post sisma.
In questa terza vita la libreria colacchi ha scelto un palazzo altrettanto elegante, quello cipolloni-cannella a pochi passi da piazza Duomo.
Adesso bisogna pensare al futuro, per questo ci sono Matteo e gli altri figli e nipoti, in un passaggio di testimone pieno di speranze.
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