Un appello al Governo – che da ieri ha finalmente un presidente del Consiglio – a non dimenticare la ricostruzione dell’aquila. Non sul fronte delle risorse finanziarie, stanziate e assicurate in Finanziaria dal Governo Renzi; bensì su quello delle risorse umane.
La ricostruzione si sviluppa su vari livelli, decine di uffici tecnici, comunlai, i due mega Uffici speciali della città e dei Comuni, gli Utr (gli uffici territoriali) che sono in via di riorganizzazione e dal 1° luglio cambieranno pelle. Carenza di personale anche al Genio Civile – con impasse nelle procedure burocratiche che di conseguenza rallentano l’apertura effettiva dei cantieri e negli uffici della Soprintendenza., altro settore fondamentale essendo L’Aquila il quinto centro storico d’Italia, ricchissimo di beni culturali e monumenti da recuperare, e dove la ricostruzione consegna ogni giorno scoperte archeologiche. A fronte di 750 interventi di ricostruzione nel settore – in corso attualmente tra L’Aquila e i Comuni del cratere, il personale è troppo poco, come ha sottolineato in occasione dell’anniversario del sisma la soprintendente Alessandra Vittorini . Sulla carta dovrebbe avere 105 dipendenti, ma in servizio ce ne sono 64, di cui una buona parte costituita da amministrativi. Le figure che lavorano nella tutela dei beni culturali, come gli architetti, gli archeologi, gli storici dell’arte e i restauratori soltanto 6 a fronte di 32. L’appello di Biondi al nuovo Governo è di garantire personale in modo costante.
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