Per i cantieri privati arriva una importante dotazione di risorse dal governo. La somma è di 125 milioni: 118 che andranno ai comuni del cratere e 7 per quelli che si trovano fuori dal cratere sismico.
I fondi per la ricostruzione dei comuni del cratere erano in esaurimento con il rischio di avere una battuta di arresto nella ricostruzione di tanti piccoli ma importanti comuni del circondario. Nelle casse dell’Usrc, infatti, ufficio speciale diretto da Raffaello Fico era rimasta soltanto una piccola somma, di certo non sufficiente a coprire il fabbisogno necessario a mandare avanti la ricostruzione. Dal governo invece arriva per fortuna una certa liquidità che si aggiunge al miliardo e 400 milioni concessi dal 2009 sino ad oggi.
Il trasferimento di queste risorse è molto importante per la ricostruzione privata e garantirà, in base al trend attuale di erogazioni, il fabbisogno necessario appunto per i cantieri almeno fino all’autunno prossimo. Poi si dovrà di nuovo batter cassa.
L’ufficio speciale dovrà chiedere dei nuovi fondi alla struttura di missione quando le risorse torneranno a calare, intono ai 50 milioni, così da garantire una nuova liquidità e soprattutto continua per poter effettuare i lavori.
La ricostruzione ultimamente ha avuto diversi problemi, anche all’Aquila, con un forte rallentamento che è stato denunciato anche dall’associazione dei costruttori, l’Ance. Questo a causa dell’aumento dei prezzi dei materiali edili e della crisi energetica.
Il coordinatore dei sindaci del cratere, Gianni Anastasio, sta lavorando molto e di concerto con le istituzioni affinché si arrivi ad una soluzione in grado di non produrre più effetti negativi sulla corsa al completamento della ricostruzione.