Ricostruzione più veloce a L’Aquila con i commissariamenti che intervengono laddove ci sono ritardi in città e nelle frazioni.
Sono 13 i commissari scelti con sorteggio dal Comune dell’Aquila che andranno ad occuparsi di aggregati che sono fermi da tempo e che rappresentano i cosiddetti buchi neri della ricostruzione. Via Roma, Pianola, la Torretta, Bagno e altre zone della città in questa tranche di commissariamenti.
Secondo una stima sono circa 300 gli aggregati per i quali non sono state presentate le schede partametriche parte 2 e i progetti esecutivi dunque. Si tratta di quegli aggregati che sono di fatto fermi alla scheda parametrica parte 1 che è quella che serve sostanzialmente a stabilire il contributo per la ricostruzione.
Sempre secondo la stessa stima ci sono pure una quarantina di aggregati “conflittuali” dove i lavori sono partiti ma dove sono sopraggiunti poi dei problemi e dei contenziosi. Poi ci sono aggregati che stanno all’anno zero, cioè non si sono costituite neanche le assemblee dei proprietari. Gli aggregati commissariabili sono insomma circa 400 all’Aquila che potrebbero sviluppare 500 milioni di lavori. Con questi sorteggi si sono superati i venti commissariamenti, commissari sorteggiati da un elenco di 600 figure e che non potranno avere più di un lavoro. Unica strada questa per cercare di recuperare terreno perduto dove si sono verificate situazioni di difficile gestione per poter ambire prima possibile ad una ricostruzione che sia al 100 per 100.