Primo tavolo della ricostruzione dopo lo stop elettorale: tante le questioni e le problematiche ancora da risolvere. Professionisti e amministratori presentano la “lista” al presidente della Regione Marco Marsilio.
Ricostruzione pubblica, snellimento delle procedure, più personale, sblocco del Genio Civile, la questione delle tasse sospese dopo il terremoto e da restituire: sono queste le principali problematiche che amministratori locali, sindacati, organizzazioni di categorie, professionisti e parlamentari hanno esposto ieri pomeriggio al primo tavolo sulla ricostruzione che si è riunito dopo tre mesi di stop dovuto alle elezioni regionali. A convocarlo il presidente della regione Marco Marsilio che ha, così, voluto riunire le fila di un discorso che spesso viene portato avanti da tanti soggetti diversi.
Ricostruzione che non riguarda soltanto il terremoto del 2009 ma anche i sismi più recenti, con il Decreto Sblocca cantieri da poco pubblicato in Gazzetta ufficiale che porta con sé novità per la ricostruzione dei territorio colpiti dal sisma del 2016.
Diverse anche le richieste dei costruttori dell’Aquila, che vogliono maggiore consapevolezza e responsabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti nella filiera post-sisma. Una delle grandi questioni , spiega il presidente dell’Ance Adolfo Cicchetti, è la necessità di garantire i finanziamenti oltre il 2020: serviranno, infatti, intorno ai 5 miliardi per concludere la ricostruzione all’Aquila e nei 56 comuni del primo cratere.
Intanto il sottosegretario con delega alla ricostruzione del cratere 2009 Vito Crimi ha convocato per l’8 maggio il tavolo istituzionale nazionale, d’intesa con la Struttura di missione di palazzo Chigi