Non solo l’accusa di aver rubato monili e oggetti di valore a numerosi degenti dell’Ospedale de L’Aquila ma anche l’ipotesi che abbia procurato, col troppo dolore, la morte di un’anziana paziente da lei derubata. Scatta l’arresto per un’infermiera del San Salvatore, dopo un anno di indagini.
I familiari vogliono dimostrare la correlazione, nesso di causalità, tra il furto subito dalla propria cara e la sua morte: potrebbe dover rispondere di accuse ben più gravi dei furti di oggetti a degenti aquilani l’infermiera arrestata anche in seguito al decesso di un’anziana rimasta scioccata dal furto di una collanina a, mentre era ricoverata, alla quale la legava un sentimento di profondo affetto. Un anno di indagini per ricostruire furti e accumulare testimonianze. E’ in questo anno che viene fuori la vicenda dell’anziana morta per lo shock di essersi vista rubare una collanina a lei molto cara.
La donna, attualmente agli arresti domiciliari, è stata infermiera presso il reparto di Geriatria e nell’ultimo anno presso il reparto Covid del San Salvatore dell’Aquila. Autrice di una serie di furti di oggetti cari ai poveri degenti, la donna avrebbe approfittato del fatto che i pazienti fossero spesso sedati e i familiari impossibilitati a recarsi in visita. Catenine e fedi nuziali, in oro, rubati e poi rivenduti. Il legale che la difende ritiene vi fossero gravi motivi economici alla base dei furti, ma ora c’è la famiglia di un’anziana morta pronta a dimostrare la correlazione tra il decesso della propria cara e l’enorme dolore misto a shock che aveva accusato una volta resasi conto del furto subito.