Avevamo ascoltato la loro voce con le onde gravitazionali, grazie anche al contributo degli scienziati del Gssi, ora finalmente ne vediamo uno: gli scienziati fotografano un buco nero.
E non è un buco nero qualsiasi, ma il centro di gravità permanente di una intera galassia.
Così il rettore del Gssi, Eugenio Coccia, uno degli autori della scoperta delle onde gravitazionali, commenta l’eccezionale prima prova visiva diretta, l’immagine dell’orizzonte degli eventi del buco nero supermassiccio al centro della galassia Messier 87, “scattata” dalla collaborazione Event Horizon Telescope.
È la prima immagine di un buco nero, (questo, nello specifico, è 6 miliardi di volte il sole), che attrae tutto e con la sua forza di gravità incredibile trattiene persino la luce.
Ce ne parla Marco Drago post doc e scienziato del Gssi, la scuola superiore universitaria a ordinamento speciale e centro di ricerca dove si contribuisce a studiare anche buchi neri e materia oscura.
Intorno ai buchi neri c’è ancora tanto mistero, tanto lavoro scientifico da fare per conoscerne natura e funzionamento. Un lavoro per il quale è stata fondamentale anche la scoperta delle onde gravitazionali, due anni fa.
Il servizio del Tg8