La vicenda degli avvisi di pagamento della Asl 1 mandati a tantissimi utenti per mancata disdetta di prestazioni, non accenna a sgonfiarsi. Non bastano le precisazioni del Dg Romano, la vicenda diventa anche uno scontro politico.
Nonostante la nota del manager Ferdinando Romano che senza mezzi termini ha ribadito che si deve pagare a norma di legge e perché chi non disdice toglie una opportunità a un altro utente, la questione è divenuta anche terreno di scontro politico. A prendere posizione sono stati diversi esponenti politici come il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci o come quello comunale Lorenzo Rotellini.
Per andare a ritroso, è già un po’ di tempo che tante persone hanno ricevuto avvisi di pagamento relativi alla mancata disdetta di prestazioni sanitarie risalenti a diversi anni fa, senza adeguate garanzie sull’effettiva notifica e con procedure di annullamento complesse e poco accessibili.
Fino a tempi recenti, ha spiegato il consigliere comunale, la ASL1 ha adottato prassi che non fornivano agli utenti la certezza della registrazione della disdetta, privandoli così di strumenti essenziali per prevenire contenziosi e richieste di pagamento a posteriori.
C’è anche da dire che una legge del 98 come pure la normativa regionale impongono l’obbligo di comunicare la disdetta delle prestazioni sanitarie entro alcuni termini.
Ma a patto che le asl assicurino procedere chiare, accessibili e trasparenti.
La mancata emissione di ricevute che attestano l’avvenuta disdetta, nelle modalità precedentemente adottate dalla ASL1, non può ora ricadere sugli utenti, che risultano privi di mezzi per dimostrare la loro regolarità.
Se si va inoltre a notare il target di coloro che stanno ricevendo gli avvisi, spesso si tratta di anziani o fragili che non hanno l’opportunità di espletare le procedure burocratiche per contestare la richiesta.
La Cgil intanto ha avanzato la richiesta per la sospensione immediata di tutti gli avvisi di pagamento relativi a periodi prescritti o antecedenti l’adozione di procedure documentabili e trasparenti per la disdetta delle prestazioni sanitarie.
Rotellini ha chiesto pure l’avvio di un tavolo di confronto con le istituzioni e le parti sociali, al fine di definire modalità operative che garantiscano trasparenza e certezza ai cittadini, evitando il ripetersi di simili situazioni in futuro.
In città dopo l’arrivo di questi avvisi sui gruppi social si sono scatenati dibattiti e polemiche con tante persone, questo sembra di capire, che si opporranno.