Le segreterie provinciali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm- Uil hanno proclamato uno sciopero di 8 ore dei metalmeccanici con una manifestazione davanti alla sede della Regione Abruzzo a L’Aquila
Protestano contro la rottura del tavolo di trattativa nazionale da parte di Federmeccanica e Assistal per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei lavoratori.
«È inaccettabile che Federmeccanica e Assistal abbiano chiuso ogni possibilità di dialogo su un contratto approvato dal 98% delle lavoratrici e dei lavoratori del settore», hanno affermano Antonello Tangredi (Fim-Cisl), Elvira De Sanctis (Fiom-Cgil) e Michele Paliani (Uilm-Uil) nel corso di una conferenza tenuta ad Avezzano, «vogliamo il rinnovo del Ccnl per garantire più salario, diritti e tutele, oltre alla riduzione
dell’orario di lavoro».
Alla mobilitazione, che segue i presidi già svolti davanti alle principali aziende del territorio (Leonardo, Thales Alenia Space, Magneti Marelli Telespazio, LFoundry e Siapra), si uniscono anche i lavoratori di LFoundry e Marelli.
«Chiediamo con forza la ripresa del tavolo negoziale con lo stesso modello contrattuale che ha consentito il rinnovo nel 2021, nonostante l’emergenza Covid», hanno concluso i sindacalisti, «il contratto è fondamentale per restituire potere d’acquisto ai salari e migliorare le condizioni di lavoro».
La manifestazione intende lanciare un segnale chiaro a Federmeccanica e Assistal: i lavoratori non arretreranno nella battaglia per un contratto dignitoso.
IL SERVIZIO DEL TG8