L’Aquila: sospeso il corso di musiche tradizionali del Casella

A L’Aquila sospesa l’attività didattica del Corso di musiche tradizionali del Conservatorio Casella per il mancato rinnovo dei contratti dei docenti

Una decisione “avvenuta senza alcuna motivazione in aperta violazione delle norme di legge e del bando nazionale che aveva sancito l’assunzione dei medesimi insegnanti”.
A denunciarlo sono gli stessi insegnanti, il cui lavoro ha reso possibile l’attivazione del biennio specifico, a partire dal 2024.

“Nonostante i risultati eccellenti raggiunti dal corso di musiche tradizionali – scrivono – riconosciuto a livello nazionale come una vera eccellenza culturale e didattica, i docenti si sono visti incredibilmente esclusi, senza peraltro alcun preavviso né giustificazione, subendo così non solo la violazione dei propri diritti di lavoratori, ma anche un danno al prestigio e all’offerta formativa dell’intero Conservatorio”.

Gli insegnanti a cui non è stato rinnovato il contratto sono risultati regolarmente vincitori di una graduatoria biennale, valida anche per l’anno accademico in corso 2024-2025.

“Ignorare tale graduatoria – si legge nella nota – che rappresenta uno strumento di trasparenza e meritocrazia, mai impugnata né contestata, costituisce un’ulteriore violazione delle norme vigenti. Tale comportamento getta un’ombra sulla gestione amministrativa del conservatorio e mina il necessario rispetto dei principi fondamentali di legalità e trasparenza. Di qui la richiesta del reintegro immediato degli insegnanti esclusi e il rinnovo dei loro contratti nel rispetto delle normative vigenti, insieme all’avvio immediato delle lezioni”.

L’appello è rivolto agli enti locali e al Mim, così come al mondo accademico:

“Il Conservatorio Alfredo Casella – conclude la nota – non può permettersi come Istituzione di compromettere la propria reputazione e il proprio ruolo di faro culturale per il territorio. Invitiamo studenti, genitori, artisti e cittadini a unirsi alla nostra protesta, affinché questa ingiustizia non
passi inosservata. La musica tradizionale è il cuore della nostra identità culturale da tramandare alle nuove generazioni; difendiamola insieme a voce alta”.