L’Aquila: spiragli all’Aura, i 70 in cassa sperano

Si apre uno spiraglio per Aura, azienda che ha sede nel Tecnopolo d’Abruzzo, che si occupa del trattamento di rifiuti elettronici. Ci sarebbe un compratore ma i sindacati vogliono vederci chiaro

Una storia complicata quella dell’azienda, ex Accord Phoenix, fabbrica riconvertita per il trattamento di rifiuti elettronici. 70 i dipendenti in attesa di notizie e rassicurazioni.

La buona notizia è che l’azienda, nel giro di qualche settimana, potrebbe essere acquistata da un nuovo gruppo industriale: così a detta del direttore Giorgio Mancini intervenuto in una commissione comunale. Ci sarebbe già un accordo preliminare per l’acquisto delle quote ed entro 15 giorni potrebbe esserci la stipula definitiva.

Aura attualmente ha settanta dipendenti in cassa integrazione ordinaria. I sindacati si sono messi subito a disposizione per avere una interlocuzione con il nuovo gruppo. 17 mila metri quadri di stabilimento, cinque linee di produzione: 60 mila sono le tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici trattati. E’ considerato il più grande stabilimento italiano che si occupata del recupero di Raee.