Donna vittima a L’Aquila della truffa del trasferimento dei soldi in un conto corrente più sicuro. Spariti 65 mila euro, indaga la Polizia di Stato.
La Polizia di Stato di L’Aquila, nella giornata di venerdì 6 dicembre, ha effettuato un intervento presso un istituto Bancario del Capoluogo poiché vi era stata da poco consumata una truffa. In particolare, la volante della Questura è intervenuta su richiesta di una donna italiana, correntista dell’istituto, la quale contattata telefonicamente da alcune persone, poi risultate dei malfattori, è stata indotta ad effettuare un’operazione bancaria svuotando il proprio conto corrente per un ammontare di circa 65.000 euro. Più precisamente i truffatori, con abili artifizi e raggiri, si sono dapprima finti funzionari di banca e poi, utilizzando uno stratagemma e tramite deviazione di chiamata, appartenenti alle forze dell’ordine. L’espediente utilizzato dai malviventi è stato quello di far credere alla donna di aver disposto degli accrediti non dovuti su conti imprecisati e, per tale motivo, si sarebbe dovuta recare immediatamente in banca e spostare tutte le somme residue su un conto “sicuro”, indicato dai malfattori. La donna dopo aver posto in essere quanto richiesto, circa un’ora dopo aver effettuato il bonifico, si è accorta della truffa allertando le forze di Polizia. Sono in corso gli accertamenti per risalire ai responsabili della truffa. Lo stratagemma di fingersi appartenenti a forze dell’ordine per abbassare le difese dei malcapitati è spesso utilizzato dai truffatori. Diffidate sempre delle persone che si qualificano quali poliziotti o carabinieri e si fanno consegnare somme di denaro o gioielli o, in alcuni casi, fanno effettuare operazioni bancarie, anche inventando problematiche di salute occorse a familiari; in questi casi, bisogna avvisare immediatamente le forze dell’ordine tramite il numero di emergenza. Sempre, nel primo pomeriggio di ieri, la Squadra Volante della Questura è intervenuta presso un Centro Commerciale cittadino, per segnalazione di un tentato furto. Gli operatori, giunti all’interno di negozio di elettronica, dopo aver raccolto la descrizione di un uomo che poco prima aveva tentato di rubare un telefono cellulare dagli scaffali in esposizione, bloccavano un cittadino marocchino, di anni 40, residente fuori regione. Lo stesso, che veniva trovato in possesso di un coltello utilizzato per aprire la confezione, veniva portato in Questura e denunciato in stato di libertà per tentato furto e porto di strumenti atti ad offendere.