L’approvazione dell’emendamento che dilaziona di ulteriori 60 giorni il termine per la consegna della documentazione sulla restituzione delle tasse sospese dopo il terremoto del 2009 è un “risultato che va molto al di sotto delle aspettative del territorio”. A dichiararlo è il sindaco di L’Aquila, Pierluigi Biondi.
Sono stati approvati da parte della commissione speciale atti urgenti del Senato due provvedimenti legati al terremoto di nove anni fa nell’ambito della conversione in legge del decreto contenente misure per il sisma del Centro Italia: oltre a quello relativo alla dilazione di ulteriori due mesi per la produzione dei documenti da parte di imprese e professionisti ve n’è un altro che impegna il Governo ‘ad attivarsi con la massima urgenza, nell’avvio di nuove interlocuzioni e trattative con le Istituzioni europee e in particolare con la Commissione, al fine di riaprire le negoziazioni in merito alla procedura d’infrazione avviata e far applicare in modo coerente la normativa sul caso di specie riguardo la riduzione delle pretese fiscali e previdenziali in seguito all’emergenza sisma Abruzzo del 2009”.
“Nonostante l’ottimo lavoro svolto dai senatori Marco Marsilio, Paolo Arrigoni che è stato in costante contatto con me e l’onorevole Luigi D’Eramo, e Gaetano Quagliariello, finalizzato a innalzare a 500 mila euro della soglia del de minimis, il Governo ha ritenuto di approfondire il discorso e di riaprire l’interlocuzione con l’Europa” aggiunge il primo cittadino. “La posizione del tavolo sulle tasse istituito presso la Regione e coordinato dal vice presidente Giovanni Lolli e dal sottoscritto era e rimane la stessa: le agevolazioni fiscali concesse ai sensi della legge 183 del 2011 non costituiscono aiuto di Stato ed è questo il mandato che assegniamo al nuovo esecutivo nazionale affinché si presenti a Bruxelles con la volontà precisa di tutelare gli interessi nazionali e, in particolar modo, quelli delle popolazioni colpite dal sisma del 2009” conclude il sindaco.