La posizione del bambino di 12 anni che era a bordo della Passat sfrenata che lo scorso 8 maggio uccise il piccolo Tommaso D’Agostino, ferendo altri suoi compagni all’interno dell’asilo 1 maggio a Pile, sarà archiviata. Il procuratore della Repubblica del tribunale dei minorenni David Mancini ha chiesto l’archiviazione, come rivela il quotidiano Il Centro, delle accuse di omicidio colposo e lesioni a carico del bambino. Il bambino peraltro avendo meno di 14 anni non sarebbe imputabile
L’unica indagata è la mamma, la donna di 38 anni che aveva parcheggiato l’auto che poi si è sfrenata nel parcheggio lasciando il figlio dentro. La donna ha sempre sostenuto di aver inserito la marcia dimenticando però di schiacciare il freno a mano che nel caso della Passat era elettronico.
Però c’è ovviamente una parte di inchiesta che va avanti. Come si sa il perito della Procura Cristiano Ruggeri ha effettuato una perizia sulla vettura killer e aveva chiesto 90 giorni per la consegna che stanno per scadere. La macchina piombò su una recinzione non ancorata al muro ma a terra investendo gli ignari bambini che stavano giocando nel piccolo parco giochi dell’asilo.
Sia il Comune che la scuola hanno già consegnato i documenti che contengono i piani di sicurezza. La gestione è mista nel senso che il nido è gestito dal Comune mentre la materna è di competenza dell’istituto comprensivo Mazzini. Per questo i piani sono diversi. Sul parcheggio pare ci siano state diverse osservazioni, fa parte di una struttura recintata con muro di cemento e rete mentre il giardino era delimitato dalla recinzione che è stata sfondata dalla Passat.
La struttura è di proprietà comunale. L’inchiesta va avanti perché oltre a capire come l’auto si sia sfrenata in base alla perizia una delle valutazioni da fare riguarda appunto il parcheggio ma anche l’allestimento della piccola area giochi all’esterno della scuola dell’infanzia a ridosso della discesa della strada che ha percorso la macchina impazzita andando ad investire i piccoli.
Una tragedia impressa nella memoria di tutta la collettività aquilana che piange ancora il piccolo Tommaso e chiede per le scuole la sicurezza al primo posto.