Una splendida gara di solidarietà a L’Aquila con lieto fine per una donna che da giorni si alternava tra un B&B e l’ospedale per assistere suo figlio 20enne, ricoverato in rianimazione a causa di un incidente.
Una gara di solidarietà partita da un appello divulgato sui social permetterà a una donna di alloggiare all’Aquila per seguire da vicino suo figlio ventenne in terapia intensiva. Tutto è partito da un post di Mara Marinangeli, sorella del professor Franco, primario proprio del reparto di Rianimazione.
“Sono passata in ospedale – ha scritto su Facebook in un post che è immediatamente diventato virale – ho visto una donna piangere… mi sono avvicinata e le ho chiesto se potevo esserle di aiuto. Questa donna è una mamma che su uno dei letti ha suo figlio, intubato, ha vent’anni ed ha avuto un brutto incidente. Sta lottando per sopravvivere e lei sta seduta lì fuori in attesa che le sue preghiere vengano esaudite. Scrivo questo post a tutti coloro che mi aiutano nelle mie iniziative di solidarietà, perché dobbiamo organizzare la nostra rete ora più che mai. La donna non è aquilana, è arrivata qui di corsa da un paese abruzzese, mentre suo figlio volava in emergenza sull’elicottero”.
Di qui è scattata la mobilitazione che ha risposto all’appello della signora Marinangeli, spesso protagonista di azioni di solidarietà:
“Dobbiamo trovarle un alloggio per un mese vicino all’ospedale (nessuno affitta un appartamento per un solo mese)”.
Nell’arco di poche ore la soluzione è arrivata, ad annunciarla la stessa Marinangeli:
“Sara andrà a stare in una casa di una signora che per ospitarla si trasferirà un mese a Roma”.