Sostenibilità, sicurezza sismica, qualità della ricerca e della didattica, internazionalizzazione. Sono queste le linee strategiche dell’ateneo aquilano per i prossimi 6 anni, tracciate dal rettore Alesse nella sua prima inaugurazione accademica.
L’arrivo del rettore Edoardo Alesse il 1° ottobre scorso, nel solco dell’azione della rettrice Paola Inverardi che lo ha preceduto. Sette i dipartimenti dell’ateneo, 5 i centri di ricerca, 9 corsi di dottorato di ricerca, un orto botanico alpino (unico a essere a oltre duemila metri di quota, 11 corsi internazionali, 25 master e 23 scuole di specializzazione nell’area sanitaria. Un sistema complesso, all’avanguardia, che accoglie 19mila studenti.
Immatricolazioni in crescita, il 43% degli studenti che arriva da fuori regione, segno che dopo la crisi del post sisma e la fine del regime di emergenza con le iscrizioni per diversi anni – per così dire – drogate dalla sospensione delle tasse, si è tornati alla normalità a partire dall’anno accademico 2016-2017 e si può ora guardare e conquistare il futuro con più strumenti e – come ha detto il rettore Alesse – con l’ambizione di fare meglio di prima.
“Con il diffuso ritorno alla normalità – scrive il rettore nel documento in cui traccia le linee strategiche 2020-2025 – le immatricolazioni hanno prima subìto una caduta forte seguita però da una sensibile ripresa a partire dal 2016-2017. I dati disponibili per il 2018-19 mostrano una nuova lieve flessione delle immatricolazioni total, tuttavia essenzialmente dovuta alla contrazione registrata nei corsi post-laurea e, in particolare, nelle scuole di specializzazione e nei corsi di formazione per insegnanti. Al netto di questo calo – prosegue l’analisi del rettore – il numero degli immatricolati nei corsi di laurea è rimasto stabile negli ultimi due anni accademici”.
Diverse le tendenze nei vari corsi di laurea, con incrementi importanti per quelli nelle discipline scientifiche e tecniche.
Sicurezza è la parola d’ordine dell’ateneo dell’Aquila, da declinare a 360 gradi. Nasce infatti l’Unità di crisi dell’università, proprio per fronteggiare le emergenze del nostro Paese.
Il rettore ha poi annunciato che il prossimo anno accademico verrà inaugurato all’interno dello splendido complesso di San Basilio, che verrà restituito alla comunità tra due mesi dopo il lungo restauro post-sisma.
Il Servizio del Tg8: