Qualche spiraglio nel difficile processo di internalizzazione del call center in Inps Servizi si comincia a vedere e il tema entra anche nel dibattito politico.
Inps Servizi ha approvato il piano industriale che ora mercoledì prossimo andrà al consiglio di amministrazione di Inps. Entro fine mese ci sarà il bando di selezione chiuso per titoli per l’assunzione di 3.014 lavoratori. Inps ha fatto sapere, dopo un incontro con sindacati e presidente dell’istituto, che gli attuali siti saranno mantenuti. I lavoratori però sono 3.319 e alcuni rischiano di non essere nel perimetro seppur il bando sia una garanzia anche senza clausola sociale perché mantiene orario di lavoro e inquadramento. Il limite però del budget per il processo di internalizzazione rischia di lasciare a casa circa 300 lavoratori e su questo i sindacati non intendono mollare la presa. Ma comunque una certa soddisfazione dopo l’ultimo incontro traspare, come spiegato dal segretario provinciale Uilcom Uil Piero Francazio che con Slc Fistel sta seguendo la vertenza sin dall’inizio. Per la deputata Pezzopane passi in avanti ne sono stati fatti ma l’obiettivo è non lasciare a casa nessuno. Il sindaco Pierluigi Biondi invece ha un po’ frenato gli entusiasmi e dice no a soluzioni a metà. Il processo, anche per lui comunque, dovrà coinvolgere tutti i lavoratori, oltre 500 con contratto a tempo indeterminato che operano nel Tecnopolo d’Abruzzo ma nel bando sarà inserito un criterio per l’assegnazione dei punteggi solo a coloro che hanno avuto una prevalenza sulla commessa Inps discriminando altri operatori che hanno fatto altre mansioni e che rischiano di rimanere fuori dal discorso.
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