“La mia battaglia proseguirà, fino a raggiungere il risultato, in raccordo con le organizzazioni sindacali. Ne va della dignità del Parlamento e dei diritti dei lavoratori e lavoratrici.” Così la parlamentare aquilana Stefania Pezzopane nella conferenza stampa che si è tenuta oggi a L’Aquila sulla delicata vertenza dei 500 lavoratori dei call center destinati ad essere internalizzati.
“Oltre alla preziosa risposta che il Ministro del Lavoro Orlando ha dato in diretta al question time sull’argomento, ho presentato e fatto approvare un ordine del giorno al Decreto semplificazioni. In questo ODG la Camera impegna il Governo alla massima vigilanza sul processo di internalizzazione per garantire l’integrale applicazione della clausola sociale call center da parte dell’INPS, considerato l’art 5 bis del decreto legge 101/2019. Abbiamo lavorato tanto per questo obiettivo ed in Parlamento abbiamo fatto due mosse decisive: l’approvazione della clausola sociale nel Codice appalti del 2016, norma specifica per i call center che garantisce la riassunzione del personale in occasione dei cambi di commesse a seguito di gare; l’art 5. I della legge di Bilancio del 2019 che prevede l’internalizzazione dei lavoratori call center tramite una società in house appositamente istituita da Inps. Nonostante queste due norme chiare, il processo ancora non si avvia e siamo già ad agosto. Tra l’altro Inps parrebbe voler fare una selezione aperta ed il Ministro Brunetta sostiene questa ipotesi, nonostante i sindacati abbiamo più volte chiarito gli aspetti normativi e di diritti dei lavoratori”.
“Una selezione vorrebbe dire lasciare a casa centinaia di lavoratori, ci vuole molta attenzione ed imbarcarsi su questa strada, significa tra l’altro non rispettare la data di dicembre e presumo una proroga della commessa esternalizzata. Invito tutti a stare a fianco a lavoratrici e lavoratori. Abbiamo a L’Aquila circa 500 potenziali “funzionari telematici” che vanno internalizzati, una occasione da non perdere. Nei prossimi giorni incontrerò le organizzazioni sindacali con cui lavoriamo insieme da anni. Abbiamo vinto due volte in Parlamento per ottenere il risultato, non vogliamo che questo grande lavoro e l’impegno di lavoratori e sindacati si perda per una interpretazione sbagliata e burocratica.”