Il ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta ieri prima del vertice in Prefettura ha incontrato i sindacati Cgil, CISL, Uil e Ugl sulla vicenda dell’internalizzazione del contact center Inps che all’Aquila impiega in Comdata 550 lavoratori. I sindacati sono soddisfatti a metà.
Brunetta non ha detto come, ma ha spiegato a sindacati e giornalisti che è in corso di risoluzione la loro vertenza e ha preso un impegno in prima persona, di concerto con il ministro del Lavoro Andrea Orlando. Le parole del ministro non è che poi abbiano rassicurato più di tanto i sindacati. L’Ugl, ad esempio, ha evidenziato come Brunetta abbia spiegato loro di essere impegnato in un grande piano di stabilizzazioni e nuove assunzioni nel pubblico impiego, rinviando poi ogni chiarimento sulla procedura di internalizzazione del personale del contact center Inps ad approfondimenti sulla nuova norma che, in totale accordo con il ministro del Lavoro Andrea Orlando, avrebbero intenzione di inserire nella Legge di Bilancio.
Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno consegnato un documento a Brunetta contenente le loro proposte e la contrarietà a nuovi interventi legislativi. I sindacati ora spingeranno per un approfondimento tecnico urgente con il dipartimento della funzione pubblica avendo avuto la disponibilità dal capo dipartimento. Del resto per i sindacati “la legge c’è, si chiama clausola sociale e la società Inps spa ha l’obbligo di applicarla”, dicono Marilena Scimia (Cgil), Valentina Frattura (Uil) e Venanzio Cretarola (Ugl). “I 3.300 lavoratori hanno già scioperato 3 volte per questo e non si fermeranno”, annunciano i sindacati. Insomma la battaglia è tutto tranne che finita. La vicenda è lunga , il presidente dell’INPS ha sempre detto di volere che il personale venga scelto con selezioni pubbliche.