Due ore di sciopero e un presidio dinanzi alla Hi Tec Elettronica proclamato dalle Rsu Fim Cisl e dalle segreterie Fim CISL, Fiom Cgil e Uilm Uil.
Questo perché dopo la conclusione della fase sindacale non si è arrivati ad oggi a nessun accordo tra parte datoriale e parti sociali sulla procedura di riduzione del personale aperta dall’azienda lo scorso 30 agosto. Nella riunione l’unica proposta emersa è stata quella che l’azienda sarebbe disponibile a sottoscrivere con i sindacati un accordo per la risoluzione con un incentivo di poche migliaia di euro, proposta che ovviamente non ha trovato la disponibilità delle sigle sindacali.
I sindacati chiedono di usare le ulteriori settimane di cassa integrazione che sono 33 ancora a disposizione per l’azienda, per scongiurare i licenziamenti e avere il tempo per individuare delle soluzione anche assieme alle istituzioni, in primis la Regione. Soluzioni che potrebbero passare anche attraverso una specifica formazione utilizzando il nuovo strumento di politica attiva, Garanzia di occupabilità dei lavoratori (Gol), che può contare su 4,9 miliardi complessivi nel quinquennio 2021-25. Non è pensabile che lavoratori qualificati di un’azienda che è il fiore all’occhiello del settore si possano ritrovare in un processo di licenziamento soprattutto in un momento di investimenti nel settore spazio e sul quale anche la Regione ha investito con la Space Economy. I laboratori dell’azienda sono 42, 10 sono coinvolti in questo processo. A fianco dei lavoratori le Rsu e i segretari Fim-CISL Giampaolo Biondi, Fiom-Cgil Elvira Simona De Sanctis Uilm-Uil Clara Ciuca.