Domenica 25 e lunedì 26 giugno, nel santuario della Madonna del silenzio ad Avezzano viene esposta la camicia intrisa di sangue del giudice Beato Rosario Livatino
Nel santuario, guidato da frate Emiliano Antenucci, arriva la camicia intrisa del giudice Rosario Livatino, ucciso dalla mafia e beatificato il 9 maggio del 2021, sotto il pontificato di papa Francesco.
I resti mortali sono venerati nella cappella della sua famiglia, nel cimitero di Canicattì, mentre la sua memoria liturgica cade il 29 ottobre, giorno anniversario della sua Cresima.
Il 21 settembre 1990 mentre stava percorrendo, come faceva tutti i giorni, la statale 640 per recarsi nel Tribunale di Agrigento, è stato raggiunto da un commando di quattro sicari di Cosa Nostra e barbaramente ucciso. L’Italia scopre nel suo sacrificio l’eroismo di un giovane servitore dello Stato che aveva vissuto tutta la vita alla luce del Vangelo.
Negli anni del liceo aveva studiato intensamente impegnandosi anche nell’Azione Cattolica. Dopo laurea in giurisprudenza a Palermo nel 1975 a ventisei anni, nell’estate del 1978, fa il suo ingresso in Magistratura. Terminato il tirocinio al Tribunale di Caltanissetta, il 29 settembre 1979 entra alla Procura della Repubblica di Agrigento come Pubblico Ministero dove gli vengono affidate inchieste molto delicate e paga il prezzo più alto per l’infaticabile lotta condotta contro la criminalità organizzata .
Ecco il programma dell’evento:
Domenica 25 giugno:
9.00 Santa Messa di accoglienza di monsignor Giovanni Massaro, vescovo dei Marsi
18:00 testimonianza del generale Antonio Cornacchia
Lunedì 26 giugno:
8:00 Santa Messa
11:00 momento di preghiera nella caserma dei Carabinieri
21:00 veglia dell’Azione Cattolica Diocesana