Due fratelli di Avezzano avrebbero tentato di fare irruzione nell’abitazione del padre, dopo una lite di famiglia, ma sono stati arrestati dai carabinieri.
Sono accusati di violenza privata per aver tentato di scardinare il portone dell’abitazione del padre, dopo una lite in famiglia, e sono stati arrestati dai carabinieri di Avezzano. I fratelli Angelo e Antonello Ferreri, 35 e 33 anni, già accusati, insieme ad un altro giovane di Avezzano Angelo Rodorigo, dell’omicidio del marocchino di 31 anni Said Erradi, avvenuto la notte del 3 dicembre 2013, sono stati reclusi nella casa circondariale di Avezzano. I due erano tornati in libertà per decorrenza dei termini della carcerazione preventiva. L’extracomunitario sarebbe stato ucciso in seguito ad una discussione, nata fra il terzetto e il marocchino, a causa della compravendita di alcune dosi di cocaina. I quattro si erano dati appuntamento in un bar della zona sud di Avezzano e poi il marocchino, dopo la discussione con i tre avezzanesi, era andato via. I tre, tutti con precedenti, in auto, lo avevano seguito fino a via Napoli dove, nei pressi di una rientranza, lo avrebbero investito con la vettura Erradi schiacciandolo contro un cancello. Nonostante il tentativo di fuga e di occultamento delle prove, i tre erano stati subito arrestati dagli agenti della Polizia di Avezzano. Dopo essere stati posti agli arresti domiciliari sono decorsi i termini della carcerazione preventiva e, nel febbraio del 2015, i due Ferreri sono stati rimessi in totale libertà seppur sottoposti allo status di sorvegliato speciale che impone alcune limitazioni. Ora i due fratelli Ferreri sono finiti nuovamente in carcere per un reato commesso ai danni del padre Vincenzo.