Cratere sismico 2009: secondo una stima dell’Ufficio speciale per la ricostruzione il 2025 é l’anno indicato per il completamento dei lavori.
Circa 1,7 i miliardi di euro impegnati nella ricostruzione privata dentro e fuori il cratere sismico, su una stima di 4,2 miliardi di impegno totale previsto; un miliardo erogato dal 2009 a oggi. Settemila, poi, le abitazioni gravemente danneggiate tornate agibili su una stima di 23mila abitazioni inagibili iniziali; 1.200 i cantieri attivi dentro e fuori il cratere sismico. Sono i numeri della ricostruzione delle decine di paesi colpiti dal sisma quasi 9 anni fa. Mentre è in corso un quotidiano confronto, serrato e a tratti anche duro, tra Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del 2009 e i sindaci che ospitano gli 8 Utr – gli Uffici territoriali per la ricostruzione privata del territorio – sulla loro futura riorganizzazione, la ricostruzione non si può fermare. Ancora troppi i nuclei familiari in attesa di rientrare a casa dopo nove anni dal sisma che ha messo in ginocchio non soltanto L’Aquila, ma quasi duecento Comuni dell’Aquilano e delle altre province. L’obiettivo è ricostruire i centri storici dei Comuni (56 quelli del cratere sismico e 110 quelli ricadenti fuori cratere) entro il 2025: un limite ambizioso che per il dirigente dell’Ufficio speciale di Fossa, Paolo Esposito, si tradurrebbe nel rientro a casa di 4mila persone e la ripresa economica e sociale di borghi e paesi altrimenti destinati all’abbandono. Con i terremoti del 2016 e del 2017 c’è stato un progressivo ampliamento del cratere sismico che via via è andato a sovrapporsi al cratere sisma 2009 (area barrata in blu), determinando un impegno aggiuntivo anche per il personale dell’Usrc, sia sul fronte abruzzese, sia per dare un sostegno alle governance in via di organizzazione nelle altre aree colpite dai terremoti. In riferimento alla campagna di censimento del danno sugli edifici, c’è stata ad esempio la necessità di ripetere le verifiche di agibilità anche più volte sugli stessi edifici, e in molti casi su edifici già inagibili a causa del sisma del 2009.
Di seguito il Report dell’Usrc relativo alla gestione dell’emergenza sismica nel cratere 2016: