Il segretario provinciale Giovani Democratici dell’Aquila Paolo Antonelli denuncia l’affissione di minacce davanti alla sede del partito e chiede l’intervento del prefetto Cinzia Torraco.
Il segretario Antonelli afferma che <Evidentemente quando si denunciano le irregolarità che vengono compiute, non resta che fare affissioni abusive e minacciose sotto la sede del Partito Democratico tentando di intimidire>.
In un comunicato stampa Antonelli scrive che <È infatti questa la logica di chi questa notte ha pensato di affiggere questo manifesto in Piazza Palazzo davanti la sede del Comune dell’Aquila e sotto la sede del Partito Democratico.
Gravissimo quello che sta accadendo che non lasceremo correre! Non ci lasceremo intimidire da chi non ha dialettica per affrontare nei meriti le questioni ma conosce solo metodi fascisti per poterlo fare. Non ci stiamo. Chiederemo incontro al prefetto, dottoressa Cinzia Torraco, per pretendere provvedimenti sull’accaduto e chiederemo conto al Sindaco dell’Aquila perché denunci quanto sta accadendo>.
Michele Fina, segretario del Pd Abruzzo, dopo la collocazione dello striscione davanti alla sede del partito del capoluogo, che ha fatto seguito alla denuncia dei Gd della riunione della Consulta giovanile cittadina nella sede di CasaPound, in un comunicato stampa parla di grave intimidazione neofascista all’Aquila e invita il sindaco Pierluigi Biondi a condannare questo gesto. In città sono già comparsi simboli anarchici e svastiche: L’Aquila: svastiche e simboli anarchici sulle antiche mura
Il segretario Fina afferma: <Il Partito Democratico abruzzese condanna e respinge la grave intimidazione al Pd e ai Giovani Democratici dell’Aquila. Siamo uniti contro qualsiasi tipo di provocazione neofascista.
La presa di posizione del segretario provinciale dei Giovani Democratici Paolo Antonelli è stata giusta e tempestiva, e la reazione lo dimostra. Il Pd è presidio antifascista, anche e soprattutto a tutela dei luoghi e degli organismi istituzionali. Una linea che è ancora più convinta dopo i fatti dell’ottobre scorso, quando la sede della Cgil a Roma ha subito un violento assalto squadrista. Serve ribadire sempre che la Repubblica, in tutte le sue articolazioni, è antifascista.
Non è una dichiarazione retorica, ma un principio da affermare quotidianamente, con le azioni e i comportamenti. Una condanna del sindaco dell’Aquila della grave intimidazione è quanto mai necessaria. La Consulta è un luogo di rappresentanza e impegno giovanile importante ed utile. Non va strumentalizzato da nessuno, tanto meno da estremisti nostalgici dei tempi bui della nostra storia. Un luogo pubblico comunale, così come prevede il regolamento, si poteva e si doveva trovare. Guarda caso non si trova nemmeno una stanza di proprietà del Comune e guarda caso si rende subito disponibile CasaPound>.