Ieri a Carsoli il primo tavolo istituzionale dei sindaci per affrontare la questione del caropedaggi. Prossima riunione fra 15 giorni. Strada dei Parchi pronta ad avviare i lavori sul viadotto di Tornimparte: sarà il primo totalmente antisismico dell’A24/A25 e tra i primi in Italia.
Avanti tutta nella battaglia contro il caropedaggi. I 116 sindaci laziali e abruzzesi in prima fila da un anno e tre mesi per rivedere il sistema degli aumenti automatici dei pedaggi autostradali, ripartono con una marcia in più: quella che viene dalla costituzione del tavolo istituzionale che mette insieme – oltre ai primi cittadini dei territori attraversati dalle tratte autostradali di A24 e A25 negli ultimi anni al centro delle polemiche per gli eccessivi rialzi del costo dei pedaggi – anche le Regioni Abruzzo e Lazio e la società concessionaria Strada dei Parchi.
Ieri primo incontro nella sala consiliare di Carsoli, il tavolo istituzionale sul caropedaggi si riunirà a cadenza quindicinale. Grande assente il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, invitato più volte, e che pure poche ore prima era stato in Abruzzo per assistere alla prova di carico sul viadotto di Colledara. Tra i sindaci, presente al tavolo tecnico anche il governatore abruzzese Marco Marsilio, che ha garantito la massima attenzione.
La settimana prossima Marsilio incontrerà Strada dei Parchi per fare il punto sulla situazione, mentre l’assessore ai Trasporti della Regione Lazio, assente ieri per impegni a Roma, Massimiliano Valeriani, convocherà tutti i sindaci in occasione della prossima commissione Trasporti. Insomma una macchina organizzativa che continua la sua strada contro il salasso che colpisce gli utenti delle autostrade: lavoratori, studenti, turisti. I sindaci contrariati per il silenzio dietro cui si è barricato il ministro Toninelli – che non risponde e non parla da ottobre nè con i sindaci e nemeno con Strada dei Parchi – chiedono ai due presidenti di Regione, Marsilio e Zingaretti, di convocare il ministro per il prossimo incontro a Carsoli.
Ma Toninelli intervistato ieri in diretta da rete8 a Colledara ha dato la sua risposta secca ai primi cittadini:
Devono stare tranquilli e ringraziare il ministero per il blocco dell’aumento dei pedaggi in atto da gennaio, stiamo costantemente andando avanti sull’interlocuzione sul Pef scaduto da 5 anni.
Omettendo però il ministro di ricordare che il blocco dei pedaggi dal 1° gennaio al 28 febbraio del 2019 è stato effettuato da Strada dei Parchi, con 5 milioni di euro di mancati incassi, e non dal ministero, che è subentrato successivamente con un decreto interministeriale “unilaterale” con cui – si legge nel testo del decreto – “l’aggiornamento tariffario applicabile dal 1° gennaio 2019 risulta sospeso sino alla data del 30 giugno 2019”, dunque confermando l’aumento, e che “le tariffe applicabili alla concessionaria Strada dei Parchi spa sino ad allora risultano invariate e corrispondenti a quelle applicate alla data del 31 dicembre 2017, nelle more del perfezionamento della procedura di revisione del Piano economico finanziario”.
Un passaggio non contemplato nella convenzione tra società e Governo italiano e che per questo potrebbe aprire alla possibilità di un ricorso della società al tar, ipotesi che si sta valutando. Intanto si aspettano risposte sul Pef, il Piano economico e finanziario, dove dovrebbero essere stabiliti anche i parametri degli aumenti dei pedaggi. Sono due le bozze di Pef consegnate all’Europa dai tecnici del ministero, ora si aspettano le valutazioni. Intanto Strada dei Parchi, forte del pronunciamento in sui favore del Tar per quanto riguarda i lavori di messa in sicurezza autostradale, si prepara ad avviare 9 cantieri sui 13 bloccati dal ministero e ora finalmente pronti a partire.
Poi ne mancheranno all’appello altri 16. Il più importante e innovativo è quello che riguarderà il viadotto di Tornimparte: dal casello di L’Aquila Ovest fino a quello di Tornimparte saranno sostituiti tutti gli impalcati e tutti gli appoggi con soluzioni tecniche antisismiche: sarà il primo tratto totalmente antisismico dell’A24/A25 e uno dei primi in Italia. Intanto però, dal ministero ancora non vengono sbloccati i 190 milioni necessari per i lavori di messa in sicurezza urgente, stanziati nel decreto Genova pubblicato il 28 settembre e convertito in legge a novembre. Dunque, sono passati mesi e oggi quelle risorse non sono ancora disponibili. Tutti i cantieri attualmente attivi sono dunque sostenuti dagli anticipi di Strada dei Parchi.