I lavori di rifacimento del manto stradale delle 25 strade provinciali chiuse perché dissestate partiranno entro la prossima settimana. E le buche chiuse in 15 giorni lavorativi.
A garantirlo è il presidente della Commissione Viabilità della Provincia dell’Aquila, Gianluca Alfonsi, a margine di una riunione a porte chiuse che questa mattina si è tenuta nella sede provinciale di via Monte Cagno all’Aquila. Intorno al tavolo, oltre al presidente Angelo Caruso e i dleegati dei vair settori provinciali, anche i rappresentanti nazionali e regionali della Federazione motociclistica italiana. Un incontro voluto per “aprire un confronto costruttivo e positivo” e spiegare le motivazioni alla base della decisione del dirigente provinciale Francesco Bonanni di chiudere 25 strade tra le più frequentate dai motociclisti e dai ciclisti di tutta Italia, all’indomani dell’incidente che a Villetta Barrea è costato la vita a un centauro. Lavori affidati, entro 15 giorni tempo meteorologico permettendo, le strade verranno risistemate. La riapertura avverrà, invece, già con l’apposizione della cartellonistica stradale.
Sono 580 mila euro stanziati per risistemare le 25 strade nelle quattro aree individuate dalla provincia. Nell’ordine dei 10-15 giorni la struttura tecnica della Provincia ha stabilito il suo impegno alla sistemazione dell’asfalto. Abbiamo acquistato in tempi record la cartellonistica richiesta e fatte le gare per gli interventi, le condizioni richieste dal dirigente per rimuovere l’ordinanza. I lavori sono stati affidati.
Intanto già da domani dovrebbe riaprire la strada provinciale 487 che conduce a Passo San Leonardo, rinomata località turistica raggiungibile sia da Pacentro che da Caramanico.
Ma l’intera vicenda apre un fronte di spaccatura tra la Federazione motociclistica nazionale e i suoi rappresentanti locali, in primis il referente aquilano Massimiliano Mari Fiamma, che per domani ha organizzato una manifestazione di protesta aperta anche ai ciclisti. Una manifestazione mai autorizzata ufficialmente dalla Federazione nazionale, come spiega il coordinatore politiche istituzionali Federmoto, Tony Mori.
Se ci fosse stata maggiore collaborazione, noi motociclisti ci saremmo potuti mettere a disposizione per regolamentare il flusso mociclistico, ad esempio organizzando delle moto safety davanti a chi doveva percorrere quei tratti stradali dissestati, non sarebbe stato necessario chiudere addirittura 25 strade, sarebbe bastato regolamentare la velocità.
Quanto alla manifestazione di protesta organizzata per domani alle 10 vicino alla galleria commerciale “Agorà”, sulla Ss 80 all’Aquila, dal presidente del moroclub “Motociclisti aquilani” e rappresentante provinciale della Federazione motociclistica aquilana, Massimiliano Mari Fiamma, Mori spiega che “manifestazioni di protesta la Federazione non le ha mai autorizzate:
Si tratta di un’iniziativa assolutamente privata, perché a oggi a noi non risulta ufficialmente alcuna manifestazione di Fmi contro la chiusura delle strade. Una chiamata a raccolta di motociclisti e ciclisti non ufficiale. Sottolineo che con l’incontro di questa mattina i motociclisti abruzzesi e non quelli aquilani – ha aggiunto Mori rimarcando la distanza con la Federmoto locale – si sono messi a disposizione delle pubbliche amministrazioni per collaborare al sistema viario regionale.
Collaborazione però richiesta tardivamente rispetto all’ordinanza di chiusura piovuta sulle strade provinciali il 24 aprile scorso.