Troppe barriere architettoniche nelle strutture sanitarie. Il Consiglio Comunale chiede lo spostamento in altro locale con una deliberazione che impegna la direzione generale della Asl a risolvere la problematica più volte sollevata dagli utenti
In particolare, è stato rappresentato alla dirigenza dell’azienda sanitaria lo stato di grave disagio a carico dell’utenza, costretta a raggiungere i vari presidi cosparsi nei vari quartieri, come il Centro di Salute mentale, il Distretto Sanitario, Ambulatori, l’Ufficio di Igiene e Prevenzione, nonché uffici vari. Inoltre “i locali risultano palesemente inadeguati per le rilevanti finalità per le quali sono stati realizzati, ove si consideri in particolare che essi sono quasi tutti caratterizzati dalla presenza di barriere architettoniche”- si legge nella delibera. L’amministrazione comunale ha quindi
proposto un fabbricato realizzato in prossimità del pronto soccorso, costituito da una superficie di circa mq 300, già destinato ad ospitare distretto sanitario di base. Inoltre, vi è la disponibilità del fabbricato ex sede della Comunità Montana, che possiede una superficie di circa 1000 metri quadri, su tre livelli, peraltro dotato di ascensore, attualmente dismesso, rispetto all’utilizzazione pregressa a centro screening e vaccinale.
Per il sindaco, Angelo Caruso, l’individuazioni di tali immobili “assolverebbe ampiamente al fabbisogno determinato dal trasferimento dei presidi, con conseguente adeguamento alla normativa sulle barriere architettoniche e di concentrazione dei medesimi servizi sanitari, senza trascurare l’azzeramento dei costi di locazione susseguenti dal rilascio dei locali tuttora in fitto”.