Chieti dice no ai rifiuti dell’Aquila. Se questa ipotesi dovesse concretizzarsi, ma l’assessore comunale all’Ambiente Fabrizio Taranta non conferma, la problematica è da risolvere comunque a stretto giro vista la situazione di stallo del Cogesa che deve rinnovare il Cda e superare i problemi interni
Il Cogesa, lo ricordiamo, è il consorzio di comune della valle Peligna che gestisce la discarica di Sulmona usata dall’Aquila. Il sindaco di Chieti Ferrara chiude le porte o almeno così sembra a questa possibilità se dovesse diventare una necessità il condizionale è d’obbligo . I problemi tra L’Aquila e Sulmona sarebbero venuti fuori qualche settimana fa. Il Cogesa ha chiesto un aumento della tariffa. Il Cda come ben noto è stato sfiduciato e c’è un amministratore unico Franco Gerardini. I 110 euro a tonnellata pagati dall’Aquila sono considerati insufficienti. L’Aquila ha una differenziata alla percentuale del 39% e vorrebbe rinnovare la convenzione col Cogesa a 117 euro circa. Ad oggi l’intesa non c’è e fioccano pure le polemiche in quanto il sindaco Pierluigi Biondi già ha denunciato un clima anti-aquilano sostenendo che il Cogesa si regge con i soldi della città da lui amministrata. Il primo cittadino sulmonese Gianfranco Di Piero ha invece insistito sui costi fuori mercato che vorrebbe L’Aquila. Qui spunterebbe l’ipotesi Chieti con la discarica Casoni gestita dalla Deco che è una società privata, non confermata da Taranta. L’assessore continua a dire che Sulmona resta comunque la prima scelta.