Le imprese della provincia dell’Aquila hanno difficoltà a reperire manodopera specializzata. Serve più formazione, per questo Confindustria ha messo in campo diverse iniziative per formare i giovani
Il 58% delle imprese ha difficoltà a reperire manodopera da assumere. E’ quanto viene fuori dall’indagine del Centro studi Confindustria L’Aquila Abruzzo interno, riferita al 2022 e all’inizio del 2023. Le difficoltà nella ricerca di personale riguardano, soprattutto, competenze e mansioni specifiche. Molta attenzione nella ricerca anche al lavoro agile, ha spiegato Riccardo Podda, presidente di Confindustria L’Aquila Abruzzo Interno, per capire svantaggi e vantaggi dell’uso di questa modalità di lavoro. Molte azioni sono state intraprese da Confindustria come l’accordo con l’Its con l’avvio di un percorso formativo ad Avezzano in autunno per la qualifica di tecnico industria 4.0.
Le imprese della provincia dell’Aquila sono anche coinvolte in altre azioni formative. Sul lavoro agile il 43% delle imprese ha scelto questa modalità a partire dalla pandemia ma il 22,1% ha introdotto il lavoro agile in via strutturale. Il 44,7% delle imprese che hanno utilizzato il lavoro agile ha rilevato una migliore attrazione o retention delle risorse umane strategiche, il 42,1% una riduzione dell’assenteismo, quasi il 40% un aumento della produttività dei dipendenti attraverso maggiore responsabilizzazione e orientamento al risultato.
L’indagine ha rilevato, nei primi mesi del 2023, le ricadute della crisi energetica sulla forza lavoro impiegata in azienda. Nel complesso, l’82,1% delle imprese ha indicato di non registrare alcuna ricaduta rilevante sulla forza lavoro. Quanto all’applicazione di contratti collettivi aziendali, il 31,3% delle imprese associate applica un contratto aziendale, firmato con le rappresentanze territoriali. La diffusione è maggiore nell’industria.