Se da un lato il Consiglio comunale approva gli sconti sulla Tari per chi ha subito disagi dai cantieri in centro storico, con la modulistica disponibile da oggi e con la riapertura delle domande sino al 15 dicembre, dal momento che solo 8 commercianti erano riusciti a chiedere lo sconto, dall’altro l’amministrazione Biondi cade sul documento unico di programmazione, alimentando le polemiche delle opposizioni che puntano il dito anche sulla crisi di maggioranza con Forza Italia, ancora non risolta.
Il numero legale manca e la maggioranza si fa trovare con meno consiglieri rispetto all’inizio, scatenando le ire della minoranza. Ma per gli amministratori cittadini non è così. Leonardo Scimia, capogruppo di fratelli d’Italia, dice che “il Consiglio comunale lavora a prescindere dalle dialettiche dei partiti”.
I consiglieri di opposizione sono stati durissimi, parlando di un centrodestra colabrodo che naviga a vista e che fa mancare il numero legale su temi chiave, dopo che l’ultima seduta del consiglio risaliva addirittura al 29 settembre.
A livello generale, per la minoranza all’interno di Fratelli d’Italia il clima non è idilliaco come dimostrano, dicono, i rapporti tra il sindaco e il senatore Liris (cosa che i diretti interessati hanno sempre smentito) e le dimissioni a catena di Piccinini, Federico e Morgante, che rivestivano ruoli fondamentali in aziende e enti, per candidarsi alle regionali.
L’assenza più fragorosa, secondo l’opposizione, è quella del sindaco, che rincorre la carriera e partecipa ai talk su temi nazionali, abbandonando il timone dell’amministrazione cittadina. L’opposizione invoca nuove elezioni perché il centrodestra dovrebbe prendere atto della situazione.