La Regione Abruzzo ha una legge per l’istituzione delle comunità energetiche. Il testo approvato è l’unione della proposta di legge presentata dal consigliere regionale Francesco Taglieri e di un disegno di legge regionale della maggioranza
Un fatto importante perché la legge ha avuto l’approvazione di tutto il consiglio regionale. C’è da dire che la proposta di Taglieri è di circa un anno fa perché il tema è caro al Movimento a livello nazionale e fa parte delle strategie a difesa del territorio portate avanti a livello locale, ben prima dell’emergenza energetica innescata dalla guerra. Questa legge in questo momento è significativa perchè la Regione avrà uno strumento utile per contrastare la crisi energetica incentivando la produzione e il consumo di energie rinnovabili pulite che fanno bene all’ambiente e alle tasche dei cittadini.
La Regione, ora, dovrà fornire gli strumenti normativi per favorire la creazione di modelli che permetteranno alle piccole aree territoriali di ripensare la gestione dei fabbisogni favorendo l’autosufficienza energetica.
I Comuni avranno il compito di proporre, attraverso la predisposizione di protocolli di intesa cui possono aderire soggetti pubblici e privati, la costituzione di una comunità energetica. Sarà, invece, compito della Giunta, con appositi provvedimenti, definire i protocolli di intesa che i Comuni devono adottare ai fini della costituzione di una o più comunità energetiche e predisporre le linee guida che definiscono i requisiti dei soggetti che possono partecipare e le modalità di gestione delle fonti energetiche all’interno delle comunità e di distribuzione dell’energia prodotta senza finalità di lucro.
Le reazioni sono state tante. Una notizia positiva per i cittadini, ha commentato il capogruppo del Movimento Sara Marcozzi. Soddisfatto pure il capogruppo di Fratelli d’Italia Guerino Testa che parla di “una norma che è una risposta concreta per contrastare l’aumento dei costi energetici”. Il capogruppo della Lega Vincenzo D’Incecco ha ringraziato l’assessore Campitelli e il gruppo della Lega che ha lavorato affinché fosse approvata la legge regionale. Campitelli dal canto suo ha ribadito che la legge è la sintesi di un lungo e complesso lavoro di giunta e assise regionale. L’assessore ha spiegato che si è tra i primi in Italia a legiferare in questo senso.