Seduta ad alta tensione in Consiglio regionale dopo il rinvio della riunione d governi scorso all’Aquila a causa della protesta con ostruzionismo delle opposizioni di centrosinistra e M5S nel corso della commissione Bilancio chiamata all’esame del rendiconto 2021 che libera un tesoretto di 14 milioni di euro
Il muro contro muro con la maggioranza ha portato alla bagarre in commissione per tutta la giornata con il rinvio del Consiglio e il sì al rendiconto sette minuti dopo la mezzanotte. Le opposizioni chiedono con forza di destinare i fondi al sostegno di famiglie ed imprese per il caro bollette e non come a loro avviso vorrebbe la maggioranza distribuire “contributi a pioggia ad amministrazioni ed enti amici”. Accusa rinviata al mittente con toni forti dal governatore, Marco Marsilio, di FdI, e dalla coalizione. “La nostra battaglia portata avanti in questi giorni continuerà anche nella seduta di domani – spiega il capogruppo della civica Legnini presidente, Amerigo Di Benedetto -, è finalizzato a portare all’attenzione dell’opinione pubblica regionale regione Abruzzo che la nostra opposizione vuole destinare delle disponibilità degli spazi
finanziari alla situazione emergenziale dettata dal caro bollette e da tutte le difficoltà che gli abruzzesi stanno vivendo in questi ultimi mesi. Non c’è nessuna esigenza di utilità diretta, abbiamo solo necessità di capire quelle che sono le disponibilità, perché per noi la priorità, in questo momento, sono le legittime aspettative dei territori riconducibile alle criticità che tutti noi stiamo vivendo. Quindi nessun tipo di demagogica impostazione”.
Di Benedetto sottolinea anche che “si sta cercando di delineare un percorso che in realtà non è assolutamente come vuole fa intendere la maggioranza, tra l’altro la mia posizione è sempre stata una conciliante, se ho deciso anch’io di fare questa battaglia sicuramente l’ho deciso in virtù di una condivisione con le istanze che sono state fatte delle varie associazioni di categoria alla luce di tutte le difficoltà dell’imprenditoria, delle famiglie, dell’associazionismo, quindi la nostra battaglia è di principi non di utilità”.