Controlli contro il caporalato in tutta Italia, denunce anche a L’Aquila

Controlli contro il caporalato in tutta Italia, denunce anche a L’Aquila. Indagini straordinarie dei carabinieri in agricoltura con verifiche su 2.051 lavoratori, centinaia in nero. Deferiti all’autorità giudiziaria 171 individui

Il comando carabinieri per la tutela del lavoro e l’ispettorato nazionale del lavoro hanno effettuato un servizio di vigilanza straordinaria nel settore agricolo in tutta Italia. Sono state controllate 310 aziende agricole di cui 206 sono risultate irregolari (66,45%), i lavoratori controllati sono stati 2.051, di cui 616 risultati irregolari (30,03%), di questi 216 sono risultati completamente in nero (10,53%); 786 posizioni lavorative (38,32%) sono risultate ricoperte da cittadini extracomunitari, dei quali 308 (39,18%) impiegati irregolarmente con 96 persone completamente in nero e 22 privi di permesso di soggiorno.

Dopo i controlli sono stati elevati 128 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale (41,29%), per un importo pari a 250.800 euro, di cui 60 per lavoro in nero e 51 per gravi violazioni sulla sicurezza. Sono state altresì elevate ammende e sanzioni amministrative per un importo complessivo pari a 1.686.161 euro. Con riferimento alle attività di rilevanza penale sono stati deferiti all’autorità giudiziaria 171 individui, tra cui 157 responsabili aziendali per violazione della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, oltre ad aver impartito 382 prescrizioni e adottati due provvedimenti di sequestro.

10 persone sono state deferite, tra le province di L’Aquila, Latina, Torino, Cuneo, Rieti e Caltanissetta per il reato di caporalato. In particolare, in provincia di Latina, all’interno di una serra, sono state sequestrate due roulotte e un locale adibiti a dormitorio, organizzati con 9 posti letto, i cui materassi erano adagiati sul pavimento. Lo stesso sito ispezionato presentava in generale gravi carenze igienico sanitarie negli ambienti di lavoro, con presenza di muffe e incrostazioni sulle pareti nonché privi di finestre che potessero garantire adeguata illuminazione e ventilazione. Nell’operazione sono stati impiegati complessivamente 690 uomini del comando carabinieri per la tutela del lavoro e dell’Arma territoriale e 550 ispettori dell’ispettorato nazionale del lavoro, per un totale di 1240 unità.

Massimo Giuliano: