Ieri sera la cerimonia di apertura della Perdonanza numero 730 con l’accensione del tripode della pace e uno spettacolo di musica e parole unico e partecipatissimo
Il fuoco che arriva dopo un viaggio lungo tra L’Aquila e Sulmona, l’accensione del tripode della pace da parte del sindaco dopo la consegna della fiaccola da parte degli ultimi tedofori, due ragazzi del 2009, figli del Sisma ma anche simbolo di una città che ha saputo rinascere e che lo fa ogni volta. Si è aperta così a Collemaggio la Perdonanza numero 730, con una cerimonia sobria e sentita con un pubblico numerosissimo.
La cerimonia di apertura della Perdonanza, ormai, da quando la direzione artistica è affidata al maestro Leonardo De Amicis, si caratterizza per lo spettacolo inaugurale. Non un semplice concerto ma uno spettacolo con parole, significati, monologhi e musica. L’orchestra sinfonica del conservatorio Casella con i cori aquilani, ha accompagnato le straordinarie esibizioni di Renato Zero, amico ormai della città, dei Tiromancino, di Malika Ayane, dei The Kolors, di Colapesce Dimartino, del tenore Gianluca Terranova.
Quest’anno si è dato molto spazio al messaggio di Celestino, è stato un attore a chiudere lo spettacolo con parole dell’eremita del Morrone, il papa santo, colui che ha portato Papa Francesco all’Aquila, primo Papa ad aprire la porta santa. Emozioni uniche per uno spettacolo che ha accontentato tutti.