Anche la comunità scientifica si mobilita per la pace. Oggi in Piazza Duomo organizzato dal Gran Sasso Science Institute, dai Laboratori del Gran Sasso e dall’Università dell’Aquila una mattinata in nome del fermate la guerra.
Un appello raccolto da molti: in piazza docenti, ricercatori, studenti e personale amministrativo con i vertici di Ateneo e Gssi. Un presidio di condanna alle mosse di Putin ma anche di solidarietà verso le popolazioni ucraina da un lato e russa dall’altro trascinate dalle logiche di potere in un conflitto che lascia solo morte, distruzione e macerie aumentando le disuguaglianze sociali ed economiche da entrambe le parti. La comunità scientifica chiede anche al governo italiano di lavorare ad una soluzione diplomatica che permetta subito il cessate il fuoco. Tra gli studenti anche Maksym Andrusyk, studente ucraino da settembre iscritto all’Università dell’Aquila nelle cui parole l’apprensione e l’angoscia per la famiglia e gli amici in Ucraina.
Intanto l’associazione di ex alunni dell’Ateneo ha promosso una raccolta fondi e con 20mila euro del loro fondo cassa hanno già acquistato medicinali. Tra i presenti anche il rettore dell’Ateneo aquilano Edoardo Alesse, l’astrofisica Marika Branchesi, Carlo Caporali rappresentante degli studenti del Gssi. Bandiere e volti dipinti con i colori dell’Ucraina e della pace per ribadire il no alla guerra.