L’Aquila: 37milioni di euro per i lavori al Duomo, stamani aperto anche il cantiere della piazza

Una data da segnare sul calendario quella di oggi perché, finalmente, a quasi 14 anni dal devastante terremoto prende il via la prima tranche di lavori da 37 milioni di euro alla cattedrale di San Massimo, il Duomo della città

La svolta dopo la visita di Papa Francesco lo scorso mese di agosto. Le opere dovrebbero concludersi entro cinque anni e avranno come direttore dei lavori l’architetto Augusto Ciciotti che in questi anni tanto si è speso per la questione. Questa mattina al segretariato una conferenza stampa per i dettagli. Si apre così uno degli interventi di consolidamento e restauro post sisma più complessi e attesi. Il segretariato ha consegnato ufficialmente i lavori alla Cobar spa. L’intervento è suddiviso in due stralci funzionali, paralleli alle fonti di finanziamento. Ma non ci saranno problemi per le risorse, perché il segretariato ha già avuto le dovute rassicurazioni e i lavori dovrebbero andare avanti senza nessuna interruzione. Una partenza da segnare anche per la riqualificazione di Piazza Duomo. Al via oggi il cantiere. Una riqualificazione da 7 milioni di euro del Pnrr. Di buona mattina le prime gru hanno occupato la piazza per l’allestimento del cantiere sotto l’occhio attento della polizia municipale.

I lavori interesseranno prima la parte dei negozi e quella della cattedrale. Il 5 giugno al massimo questa parte dovrebbe concludersi per lasciare spazio al lato delle ex poste. I due lotti finali riguarderanno l’ellissi centrale della piazza. Un anno stimato da cronoprogramma per la conclusione con interruzioni solo per brevi periodi come per la Perdonanza, ad esempio. Pietra bianca come per il corso per la pavimentazione ma per il centro della piazza si sta valutando una pietra leggermente più scura, sul grigio. Verranno eliminati i marciapiedi ma ci sarà una rambla con panchine, piante, arredi, illuminazione nuova e colonnine a scomparsa per l’elettricità da usare per gli spettacoli in piazza.

 

Fabio Lussoso: