Il progetto MaTCh della ricercatrice del Gran Sasso Science premiato con un ERC starting grant: finanziamento in cinque anni per sviluppare modelli matematici innovativi
La ricercatrice del GSSI – Gran Sasso Science Institute Serena Cenatiempo riceverà dall’ERC, lo European Research Council, 1,5 milioni di euro nell’arco dei prossimi cinque anni per portare avanti il progetto MaTCh. L’obiettivo del progetto è sviluppare modelli matematici per la comprensione dei sistemi quantistici. Cenatiempo è tra i 400 ricercatori europei, di cui 32 italiani, che nel 2023 hanno ricevuto uno degli starting grant dall’organo della Commissione Europea che finanzia la ricerca di base in Europa. Gli starting grant ERC sono dedicati a ricercatori nella fase iniziale della loro carriera. Il progetto MaTCh, Macroscopic Properties of Interacting Bosons: a Unified Approach to the Thermodynamic Challenge, combinerà diverse tecniche matematiche per descrivere come fenomeni quantistici si verifichino a livello macroscopico in sistemi costituiti da un grande numero di bosoni (atomi in cui la somma dei neutroni, protoni ed elettroni è pari).
Il gruppo di ricerca di MaTCh sarà formato da dottorandi e giovani ricercatori che lavoreranno presso il GSSI, e una rete di collaboratori internazionali. «Se ho ottenuto questo finanziamento è anche grazie all’ambiente dinamico e stimolante del GSSI, e alle mie collaboratrici Cristina Caraci (dottoranda al GSSI dal 2017 al 2021) e Giulia Basti (ricercatrice al GSSI dal 2020) con cui ho realizzato gli studi preliminari che mi hanno convinto della validità dell’idea», spiega infine Cenatiempo.
«È la terza volta in pochi anni che il nostro Istituto, giovane e con un numero limitato di ricercatori, ottiene un finanziamento ERC, – commenta Paola Inverardi, rettrice del GSSI – inoltre il progetto MaTCh è l’unico per la matematica in Italia: oltre ad essere un prestigioso riconoscimento, rappresenta un ulteriore motivo di orgoglio per tutto il nostro centro di ricerca».
Prima di Serena Cenatiempo, al GSSI hanno conseguito uno ERC anche Elisabetta Baracchini e Francesco Viola. A livello complessivo, quest’anno i ricercatori di nazionalità italiana sono al secondo posto per numero di finanziamenti; mentre le università e i centri di ricerca italiani che ospiteranno questi progetti sono 32, al quarto posto (parimerito con la Gran Bretagna) dopo Germania, Francia e Olanda.