Sotto la lente d’ingrandimento del senatore dem le attività in Senato, le prossime elezioni regionali e la politica comunale aquilana
Fondamentale per Fina “produrre per i cittadini un bilancio dell’attività svolta in modo periodico, cosa già fatta ad un anno dall’arrivo in Senato”. Fina si è concentrato sulla legge di bilancio nazionale definendola “una legge blindata che non ha reso possibile a nessuno far passare degli emendamenti; una legge striminzita, una manovra insufficiente per le esigenze degli italiani ma soprattutto che non risponde al caro vita”.
Fina ha ricordato i suoi emendamenti bocciati: superbonus, tribunali minori, dimensionamento scolastico, il provvedimento che riguarda il risarcimento per le vittime del sisma. Il senatore del Partito Democratico ha parlato pure delle imminenti elezioni regionali dicendosi soddisfatto del testa a testa tra Marsilio e D’Amico: la partita, insomma, è aperta.
Quanto alla legge di bilancio regionale per Fina “si concentra sulla distribuzione di fondi a pioggia dando il segno di una politica fotocopia di quella portata avanti a livello nazionale”. Un cenno, poi, alla sanità a livello nazionale con “una male gestione anche a livello regionale con le Asl in grave debito”.
E poi l’attacco finale sferrato alla politica locale e al comune dell’Aquila. Inquietante, così l’ha definita, la relazione dell’Anac sugli appalti pubblici all’Aquila, ripresa anche dalla stampa nazionale. Il senatore dem ha annunciato che presenterà un’interrogazione parlamentare nelle prossime ore per saperne di più su quello che ha definito un sistema di potere.