Grande pubblico ieri a L’Aquila per l’inaugurazione del Festival delle città del Medioevo. Applausi per lo storico Franco Cardini intervenuto alla manifestazione organizzata dall’Università
Il Festival si svolge fino al 25 giugno al Parco del Castello ed è organizzato dall’Ateneo insieme al Comune di L’Aquila.
“L’Aquila è stata costretta a rifondarsi e reinventarsi e anche l’Università, dopo il sisma, è entrata in una strategia di rinnovamento continuo. Lo testimoniano la tenuta delle immatricolazioni, anzi, c’è un leggero aumento, e l’offensiva culturale che sta portando sul territorio. Siamo sempre un ente pubblico che contribuisce alla crescita del territorio anche con manifestazioni del genere. – ha spiegato il rettore Edoardo Alesse – Raccontare L’Aquila medioevale non è solo fare scienza, ma anche divulgare cultura alla popolazione. E funziona”.
Tutto da sfatare l’appellativo del Medioevo come Epoca Buia, assegnato dall’Illuminismo e dal Romanticismo che lo ritennero un periodo oscurantista, quasi un “fermo biologico della civiltà”:
“Dal medioevo vengono Dante, i Comuni e le Università – sottolinea il Rettore Alesse – e nel festival coi nostri professori lo spieghiamo bene. L’Aquila è medioevale, la Perdonanza Celestiniana fu per la città un periodo florido che oggi rimane nello splendore che sta rinascendo dopo il sisma”.