La minoranza, non tutta, attacca il primo cittadino e la questione diventa oggetto di una interrogazione con risposta in aula presentata da Stefania Pezzopane, prima firmataria, e sottoscritta anche da Albano, Fascetti, Palumbo, Rotellini, Giannangeli, Tomassoni, Serpetti, Iorio e Scimia
Due consiglieri di opposizione, Paolo Romano ed Enrico Verini, mancano all’appello e non hanno sottoscritto l’interrogazione. I consiglieri firmatari chiedono al sindaco e all’assessore al personale come sia giustificabile una task force così massiccia quando per la stessa funzione di supporto nessuna delle altre città capoluogo supera le 4 unità.
Fiduciariamente sono state appena nominate 18 persone sulle 20 previste dalla delibera di giunta. Per i consiglieri è un fatto grave e chiedono di sapere quanti dei 18 assunti sono incaricati di curare l’immagine del sindaco e della giunta attraverso foto, video, social e comunicati. Per i firmatari dell’interrogazione viene aumentato in modo vertiginoso il costo dello staff mentre i servizi essenziali lamentano grave carenze.
Il sindaco sulla faccenda aveva già risposto in realtà ai primi accenni di polemica spiegando che dal 2017 ad oggi la spesa è stata tagliata di circa 1 milione di euro cui, al contempo, è seguito un progressivo azzeramento del precariato citando le stabilizzazioni fatte. Biondi aveva aggiunto che “la somma di 445 mila euro prevista per le potenziali assunzioni di collaboratori rappresenta una mera ipotesi di spesa per eventuali assunzioni che, non è detto, verranno effettuate”. Per il sindaco quindi è anche improprio parlare di venti assunzioni nello staff del sindaco. Nello stesso capitolo infatti sono inserite le somme per il reclutamento del personale di supporto da impiegare a servizio del sindaco e della sua struttura, ma anche della presidenza del Consiglio comunale e dei singoli assessori ai quali, a differenza di quanto avviene in Regione, ad esempio, non è assegnata una cifra per le assunzioni di staffisti.