Ha 40 anni ed è molto noto nel suo ambiente il fotografo in manette per violenza sessuale nei confronti di giovani aspiranti modelle, alcune delle quali anche minorenni. L’arresto, eseguito dagli uomini della Mobile, al culmine di due mesi di indagini partite a giugno scorso con la denuncia querela di una ragazza. Il fotografo respinge le accuse
L’attività investigativa ha avuto origine nel mese di giugno 2022, a seguito della denuncia-querela sporta da una ragazza che lamentava di essere stata oggetto di “attenzioni particolari” da parte di un fotografo professionista durante la realizzazione di un photobook per pubblicizzare della biancheria intima.
A seguito del racconto, personale della Sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile di L’Aquila, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di L’Aquila, ha iniziato una delicata attività di indagine che ha portato a scoprire che il professionista in questione era solito utilizzare metodi deontologicamente discutibili, quali palpeggiamenti e sfregamenti delle parti intime del corpo delle giovani modelle. I discutibili servizi fotografici venivano svolti presso diverse località di L’Aquila e di tutto il territorio nazionale, in relazione a determinati eventi moda o pubblicitari e shooting fotografici.
Attraverso la testimonianza di altre giovani modelle, che hanno lamentato il comportamento poco professionale e sessualmente esplicito dell’uomo, gli inquirenti sono riusciti a ricostruire un vero e proprio modus operandi del fotografo. Quest’ultimo, sfruttando la sua professione di fotografo professionista, e abusando della sua posizione di superiorità derivante dalla differenza di età e, in alcuni casi, anche dalla promessa di un lavoro, durante i servizi fotografici compiva atti di violenza sessuali consistenti nel palpare il seno o i glutei delle modelle ovvero tentare approcci sessuali, arrivando a diffondere, sui principali social network, foto che ritraevano le giovani ragazze in topless, senza il loro consenso.
Il 12 agosto, il G.I.P. del Tribunale di L’Aquila, dopo aver valutato le esigenze cautelari sottese alla vicende, ha accolto la richiesta di applicazione della misura cautelare, inoltrata dalla locale Procura della Repubblica, disponendo nei confronti dell’arrestato la misura degli arresti domiciliari.
“Il mio assistito si è sottoposto all’interrogatorio di garanzia spiegando e chiarendo le circostanze che gli sono state contestate. Ha fornito prove documentali sulla sua estraneità e sulla veridicità di quanto denunciato. Abbiamo già dimostrato non sottraendoci ad alcuna domanda del Gip il ragionevole dubbio sui fatti denunciati”. Così l’avvocato Marco De Paulis, del foro dell’Aquila, legale del fotografo aquilano finito ai domiciliari su decisione del gip dl tribunale dell’Aquila, il 12 agosto scorso con l’accusa di molestie nei confronti di tre giovani aspiranti modelle. Una delle tre ha sporto denuncia per quanto sarebbe avvenuto nel corso di un servizio fotografico nel mese di maggio. Il 16 agosto scorso, l’uomo è stato interrogato dal gip Guendalina Buccella. A condurre la inchiesta il pm Marco Maria Cellini. “Abbiamo fiducia nella giustizia e nell’accertamento della verità ma mi sento di escludere in maniera categorica che il mio assistito abbia commesso atti così infamanti che rientrano nel gravissimo reato della violenza sessuale – spiega ancora il legale -. Si tratta di un fotografo stimato e ricercato che non ha mai avuto problemi in oltre venti anni di carriera. All’esito di quanto già dimostrato, valuteremo se e quando richiedere la revoca della misura dei domiciliari”.