Giornata di eventi e ministri all’Aquila oggi con il centro congressi “Luigi Zordan” come fulcro delle attività sia per l’inaugurazione dell’anno accademico dell’ateneo aquilano sia per l’avvio delle attività della Sna, la scuola nazionale della pubblica amministrazione
Arrivati in città il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo e Anna Maria Bernini ministro dell’Università e della ricerca. Apre ufficialmente i battenti il nuovo polo formativo territoriale della scuola nazionale della pubblica amministrazione. Nel giorno dell’anniversario del sisma la scuola della Presidenza del consiglio avvia i percorsi formativi di dirigenti e funzionari con un focus particolare sulle emergenze.
Per il momento le attività saranno proprio nel centro dell’ateneo ma poi la sede dovrebbe essere quella della ex Reiss Romoli.
L’Aquila, insomma, sempre più “città della conoscenza, un grande laboratorio di competenze e professionalità. La scuola sarà un sostegno per tutti gli enti locali” : così sindaco e ministri.
“L’importanza di questa giornata la conosciamo tutti – ha detto arrivando all’Aquila il ministro Bernini-. Siamo al quattordicesimo anniversario di un evento drammatico che ha cambiato per sempre, purtroppo, la faccia dell’Aquila, e ha lasciato nell’Italia tutta un ricordo che stiamo emendando grazie alla grande, grandissima forza del lavoro che L’Aquila ha fatto su sé stessa”. “E devo dire – ha sottolineato – che l’Università è una rappresentazione di questo lavoro”. Una tragedia che lascia i segni. “Il terremoto è stato devastante – ha commentato il ministro – e ancora, dopo 14 anni, è troppo vivo il ricordo dei morti per poter dire che qualcosa di positivo è scaturito. Eppure è incredibile come sempre vedere la reazione straordinaria di chi ha ricominciato per sé ma soprattutto in memoria di quelli che non ci sono più. Proprio ora con il sindaco, Pierluigi Biondi, stavamo parlando di un nuovo studentato orizzontale, un progetto bellissimo che si farà qui all’Aquila, un centro sportivo in una delle aree che hanno ospitato gli sfollati. Da qui al 2026 abbiamo tante opportunità verso cui l’Università dell’Aquila ha mostrato interesse”. Un messaggio di speranza. “Un senso – ha rimarcato Bernini – che ho vissuto io sin dal 2009, quando ero già in politica, da
poco. Proprio quel giorno del terremoto lo ricordo benissimo. Ricordo ancora quel centro storico gelido dove si sentiva una eco diversa perché la zona non era più antropizzata, ma ricordo anche che ogni volta che tornavo c’era qualcosa in più”.“La forza dell’Aquila – ha detto ancora – è quella di avere dato tutta sé stessa per ripartire il più velocemente possibile. E questo sicuramente è anche grazie alla capacità di fare sistema con gli enti locali e con le altre realtà sul territorio. Questa – ha concluso – la metafora della resilienza aquilana: solo insieme si fano le cose grandi, importanti”.