Il superbonus 110% resterà a percentuale piena nei comuni del cratere 2009 e 2016-2017 ma a quanto pare per lavori riconducibili al sisma non in modo generalizzato per tutte le abitazioni. L’annuncio è stato dato dai senatori di Fratelli d’Italia Guido Liris ed Etel Sigismondi che hanno parlato di un risultato molto importante
Le modifiche quindi non riguardano il cratere e restano invariate sino al 2025. Il governo, di fatto, conferma il sismabonus sulle quote di accollo per gli edifici resi inagibili dal sisma per tutto il 2025. Dal 2023 l’accesso al superbonus nei casi fuori dal circuito della ricostruzione post sisma sarà differente rispetto al passato. Cambia la percentuale che scende al 90 % e scenderà negli anni per condomini e unifamiliari riammesse nelle agevolazioni. Cambia anche il calcolo con il nuovo metodo di quoziente familiare : oltre i 60 mila euro di reddito complessivo non si avrà diritto. Riguarda le nuove pratiche e non lavori già approvati.
Dall’ordine degli ingegneri però una richiesta di maggiore chiarezza. Il tema verrà approfondito a breve perché vorrebbero che la misura fosse per tutti gli interventi perché le criticità non sono solo quelle legate al sisma. Rimane il problema della cessione del credito che riguarda molte imprese, anche su questo il governo promette un intervento.