L’Aquila: padre tenta di uccidere il figlio per poi farla finita. Per fortuna è un’esercitazione di Polizia

A L’Aquila, presso la caserma “Rossi” del IX Reggimento Alpini, si è tenuta la prima simulazione di intervento della nuova figura del “negoziatore” della Polizia di Stato. Coinvolti numerosi “attori” che hanno interpretato, sul campo,  una situazione tipo in cui un genitore, in forte stato di agitazione, trattiene in ostaggio il proprio figlio all’interno di una abitazione

 

Figura, quella del negoziatore, prevista dalle ultime direttive del Servizio Controllo del Territorio della Direzione Centrale Anticrimine. L’esercitazione ha visto il coinvolgimento di numerosi “attori” che hanno interpretato, sul campo,  una situazione tipo in cui un genitore, in forte stato di agitazione, trattiene in ostaggio il proprio figlio all’interno di una abitazione. L’intervento delle Volanti giunte sul posto per prime fa subito comprendere che il genitore non intende rilasciare il ragazzo e che la situazione potrebbe degenerare da un momento all’altro, visto che lo stesso dopo essersi affacciato alla finestra, ha più volte brandito un coltello e minacciato di far del male all’ostaggio. L’operazione successiva ha visto l’arrivo di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine e del team UOPI oltre che, come osservatori, di quello del NOCS per verificare il corretto svolgimento delle operazioni. Nel frattempo è stato istituito il “centro crisi” nelle adiacenze del luogo del sequestro, con la presenza del negoziatore, di uno psicologo e dello staff di specialisti della Questura, figure di supporto al dirigente responsabile del servizio. Il negoziatore instaurava un tentativo di dialogo telefonico con il sequestratore al fine di riportarlo alla calma e di concludere l’intervento senza conseguenze. Purtroppo come previsto “dal copione” l’uomo, che si scopre soffrire di una grave forma di depressione, sembra ormai voler portare a conclusione la trattativa con conseguenze catastrofiche rivolgendo l’arma prima verso il figlio e poi probabilmente verso se stesso. Dalle informazioni raccolte ed elaborate dal negoziatore e dal suo staff di specialisti, il dirigente si vedeva costretto a far intervenire il team UOPI che irrompevano immediatamente nello stabile e bloccavano il soggetto rendendolo inoffensivo e liberando l’ostaggio.

L’operazione, che è stata la prima incentrata sulla nuova figura del negoziatore svolta dalla sola Polizia di Stato, come commentato dagli stessi osservatori inviati dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, è stata portata avanti con grande professionalità. Nel corso del de-briefing, grande soddisfazione e un sentito ringraziamento è stato rivolto dal Questore di L’Aquila, dr. Enrico De Simone, che ha seguito tutta l’operazione, ai partecipanti, invitando gli attori a fare tesoro dell’esperienza maturata sul campo. Oltre agli specialisti della Questura, in forza a Squadra Mobile, DIGOS, Polizia Scientifica e UPGSP, hanno partecipato i Reparti Prevenzione Crimine di Perugia e Pescara, il team UOPI di Ancona, con il supporto anche dei Vigili del Fuoco di L’Aquila.