Illustrato il nuovo Piano regionale triennale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi. Un piano che ha diverse novità
Un piano che prevede alcune linee più importanti che partono dall’ Osservazione analitica dell’ultimo periodo. L’ultimo piano era del 2011 con aggiornamenti annuali. L’arricchimento con nuovi strumenti di analisi del fenomeno darà l’opportunità di costruire un nuovo modello di intervento. Studiata la parte climatica, quella della vegetazione, le pendenze e l’esposizione, fattori che fanno una restituzione differente sulla pericolosità sulla quale si va poi a lavorare. Un lavoro che permette una Programmazione degli interventi strutturale, man mano che ci sono risorse. Si lavorerà sulla pulizia delle strade, sulle fasce tagliafuoco nelle aree di maggior rischio con grande attenzione alle zone di interfaccia dove l’abitato entra nel bosco. Ci sono anche altre attività come le campagne di prevenzione e il lavoro per sveltire le procedure per attivare i mezzi aerei. Per la previsione ci sarà un nuovo bollettino regionale sul quale si sta lavorando. Assieme alla situazione rappresentata dal dipartimento nazionale attraverso i satelliti e assieme al sistema europeo, unito a indici che sono nati all’aquila con il lavoro di un ingegnere della protezione civile, si andrà a restituire un bollettino del rischio con dettaglio anche a livello comunale. Prima la situazione era rappresentata a livello provinciale.
Per quel che riguarda la lotta attiva diverse le novità. C’è una nuova disposizione della sala operativa unificata permanente, ma xi sono anche due elicotteri regionali che a breve saranno in servizio, già da oggi anzi, in maniera dinamica in Base agli indici di rischio. L’appalto è triennale e si potrà intervenire meglio e con più velocità. Anche quest’anno grazie ai vigili del fuoco sono state formate ulteriori 500 unità di volontari antincendio boschivo con un aumento della capacità operativa attraverso l’acquisto di moduli Eli trasportabili. Il piano prevede anche una parte relativa al post incendio, si sa che c’è l’obbligo dei comuni di istituire un catasto delle aree percorse dal fuoco. L’agenzia regionale di protezione civile ha immaginato una semplificazione con una carta di flusso per arrivare all’aggiornamento dei catasti. Per quel che riguarda la campagna AIB è operativa dal 10 luglio sino al 17 settembre con possibilità di estenderla in base alle condizioni di rischio. Partecipano oltre all’agenzia regionale di protezione civile, i carabinieri forestali, i parchi e gli enti locali con le organizzazioni di volontariato AIB.
In totale ci sono 35 operatori regionali che si alterneranno nella sala operativa, 8 direttori operatori spegnimento, 20 coordinatori operazioni a terra, 40 organizzazioni di volontariato, 2 elicotteri, 70 mezzi regionali con moduli anti incendio. Chiusa anche la gara per ammodernare i mezzi operativi dei volontari ed è in corso una gara per il noleggio dei mezzi. 80 i veicoli delle associazioni, Tre moduli eli trasportabili e 1200 operatori anti incendio in totale formati. I Vigili del fuoco mettono a disposizione 3 funzionari che si alternano presso la sala operativa, 4 squadre boschive con 5 componenti, 2 direttori operazioni spegnimento. Dall’ 8 al 21 agosto due Dos relativi ai parchi e altre squadre durante il periodo dal 6 al 20 agosto per rinforzare le zone a rischio. Altre tre squadre operative dal 6 al 23 agosto distinte tra diverse zone. Anche i carabinieri forestali garantiscono la loro presenza in sala operativa. Collabora anche il nono reggimento Alpini. Le Convenzioni con le associazioni quest’anno sono state concordate direttamente con loro. C’è pure un nuovo sistema cartografico che si sta completando e che permetterà di avere una visione più particolare rispetto alle aree di rischio, relativamente alla viabilità forestale e al fonti di approvvigionamento idrico. Il direttore Casinghini ha spiegato pure che c’è anche protocollo con la Regione Lazio per gli Incendi di confine, cooperazione già sperimentata a Pescasseroli. La protezione civile regionale ha aderito poi a una campagna sperimentale io non rischio incendi boschivi che prevede un nuovo segmento proprio per rischi legati agli incendi. Il presidente della regione Abruzzo marco Marsilio ha fornito dati interessanti. Il picco degli incendi negli anni è sceso anche se ci sono stati dei picchi. Picco sceso da 9 mila ettari del 2012, con un altro picco nel 2017 con quasi 8 mila ettari percorsi. Ma nel 2021 il picco di superficie è quasi dimezzata.