Il 13 maggio del 1978 il Parlamento italiano approvava la cosiddetta “legge Basaglia”, che impone la chiusura dei manicomi e regolamenta il trattamento sanitario obbligatorio, istituendo i servizi di igiene mentale pubblici. Oggi a L’Aquila un evento del corso di laurea in Tecnica della riabilitazione psichiatrica dell’ateneo con gli studenti di musicoterapia del Conservatorio
Una giornata per ricordare quanto l’ospedale psichiatrico rappresentasse “un sistema orientato alla custodia e alla restrizione della libertà e non alla cura delle persone”. L’inclusione in comunità, invece, oggi è un punto fermo. Negli anni si sono consolidati approcci riabilitativi integrati con le terapie farmacologiche che accompagnano le persone nel loro percorso per vivere una vita dignitosa. Accanto al dibattito anche uno spettacolo teatrale con una lettura della storia di Marco Cavallo. Temi di grande attualità anche alla luce della psichiatra uccisa di recente per mano di una persona, suo paziente, nota da anni ai servizi di salute mentale. Una giornata finalizzata a ribadire quanto ci sia ancora da fare per evitare dogmi e pregiudizi. Oggi quindi una passeggiata, anche evocativa e simbolica, all’esterno di quelle strutture che in passato hanno ospitato l’ospedale psichiatrico. Ad accompagnare i ragazzi Luigia Berti, coordinatrice del dipartimento di musicoterapia del conservatorio Casella. Grande artefice della giornata il professor Massimo Casacchia con i ragazzi del suo corso in una mattinata ricca di emozioni e spunti.